Freitag, 21. März 2008

viaggiare a passaggi= risparmiare= conoscere belle persone= inquinare meno l'aria

Un tempo si viaggiava in treno, o in autobus, o in aere, o in nave, si doveva far il biglietto e durante il viaggio si stava seduti al proprio posto senza scambiare per lo più che poche parole svogliat cn il proprio vicino. Nei viaggi più lunghi spesso ci si annoiava a morte,e per non doversi annoiare troppo si preferiva prendere l'aereo chè il tragitto durava sempre assai meno che con gli altri mezzi. Oggi invece che il progresso si fa sentire,esistono modi assai migliori in tutti isnsi per viaggiare in compagnia e senza spendere troppo. In tedesco si chiama Mitfahrzentrale e fnziona da decenni. prima era un ufficio fisico dove si andava a dare la propria disponibilita di posti in auto per un certo viaggio ad una data prestabilita, oppure si chiedeva di essere trasportato come co-passeggero sull'auto di qualcun altro, mentre oggi accade prevalentemente tutto attraverso dei portali internet, come


www.mitfahrgelegenheit.de


Ancora più antica di queste possibilità in uffici appositi è l'abitudine di incamminarsi vrso la direzione in cui si dev viaggiare e fare segno con il pollice in su.
Questo sistema funziona benissimo nella maggior parte del mondo, nordeuropa compreso, mentre in italia non ha mai attecchito.
Alcuni sostengono che dipenda dalla eccessiva disinvoltura sessuale che gli automobilisti italiani medi hanno per giovani ragazze spigliate che si fidano di fare l'autostop, altri che sia un fatto culturale, e che la maggior parte della popolazione automobilistica sia semplicemente incapace di mettersi nei panni di quella persona a piedi che chiede un po' di aiuto e offre un po' di amicizia.

Per fare un esempio raconterò dell'unica volta che mi sono arrischiato di fare l'autostop in italia. Mi trovavo nell vicinanze del mio paese di origine, e dovevo raggiungere una località distante circa 30 km. ho aspettato sul bordo della strada per circa un'ora, senza che nessuno si fermasse neanche a chiedere se andasse tutto bene, o cosi. Poi infine Una macchina si ferma, e le persone aprono un poco il finestrino e mi fanno domande del tipo:"chi sei, chi é tua mamma, e tuo papa, e tuo nonno, sei mica cugino di questo, o di quell'altro...". Dopo aver appurato he in qualche modo alla lontana potevamo avere in qualche modo lontani parrenti in comune, si sono fidati di darmi un passaggio.

Pare che gli unici a dare i passaggi in italia siano gli imigrati, perchè appunto da qualunque paese provengano, c'é un minimo di civilta che spinge a fermarsi e chiedere se é tutto a posto.
Con il portale dei passaggi si evitano queste situazioni vergognose, e si può arrivare in tutta europa, o anche fino in turchia!
Durante il viaggio si parla di slito del piu e del meno, e si vengono spesso a sapere cose importanti del posto dove si sta andando. PEr esempio la prima volta che sono andato a Praga il mio autista era un uomo che ci andava spesso e mi ha spiegato dove andare al meglio per pernottare, per mangiare, ecc.

Ci sono moltissime persone che per lavoro sono costrette a viaggiare per ore e ore in auto da soli, ed é per loro una doppia gioia non viaggiare da soli: da una parte i ha qualcuno con cui parlare, dall'altra ogni passeggro paga la sua parte per i costi del viaggio (carburante e pedaggi).

Non é un'abitudine riservata ai giovani in vena di avventura: mi é capitato di viaggiare a passaggi insieme anche a persone anziane. É una forma di socializzazione e di spostamento che non offende la dignità di nessuno, anzi amenta il potenziale umano di ognuno che ne usufruisce.

C'é chi sostiene che l'autostop sia un metodo, quantomai necessario in un paese di tuttofobi cronici qual é l'italia, per liberarsi dalla paura dello sconosciuto e dello straniero.


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